I progetti di Fire, gli investimenti per il futuro, la nostra visione. Articolo di Reuters.
Fire, tredicesimo servicer italiano per masse gestite secondo PwC, punta al raddoppio dei ricavi e a una crescita grosso modo analoga degli asset under management dagli attuali 20 miliardi nell’ambito di un piano di sviluppo al 2023.
Forte di una specializzazione sui cosiddetti ‘small ticket’ – prestiti a retail fino a 500.000 euro e corporate loan inferiori al milione – Fire punta a candidarsi a gestire porzioni di portafogli crediti cosi’ frammentati da rendere inefficiente e quindi troppo onerosa la gestione tanto per le banche quanto per gli altri servicer – che faticano a digerire la massa degli Npl ceduti in questi anni dalle banche.
Fire Group, nelle parole dell’AD Alberto Vigorelli, ambisce anche a diventare un ‘life-time credit manager’, affiancando le banche nella gestione dei crediti prima che le posizioni debitorie ‘performing high risk’ si deteriorino – un mercato potenziale stimato dal gruppo in 70 miliardi.
Con una previsione di investimenti pari a 17 milioni, finanziati in parte tramite debito bancario e un’emissione di mini-bond che il gruppo sta valutando, da qui al 2023 Fire proietta una crescita media annua del 20% dei ricavi dai 49 milioni di fine 2019 (+4% sul 2018).
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